FRANGIFLUTTI
È un tempio,
questa casa.
Apro la finestra
ed entra un'aria fredda, giovane.
Guardo l'albero di fronte a me,
che subisce le onde del vento
senza chiedersi
„perché a me?“.
Forse lui sa,
che senza sé stesso,
il vento non troverebbe amico
con chi suonare i sibili del mondo.
Sa pure che,
le sue foglie mai si conoscerebbero tra sé,
nel loro farfugliarsi segreti divertenti,
quando si sfiorano, ora gracili,
ora impetuose, secondo l'umore del vento.
Chi vuole questa casa?
Io!
Perché io amo respirare.
Perché amo parlare in segreto.
Perché se non abitassi dove io son radicata,
la mia anima -il mio vento-
non avrebbe parole,
non avrebbe alcun senso.